-----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE----- LEGGERE LE AVVERTENZE IN FONDO AL DOCUMENTO PASSEGGIANDO PER INTERNET - Micro & Personal Computer 4/1997. (Testo consegnato alla redazione) L'incidente del pendolino: verita' alternative. di Fabrizio Ruggeri Mentre prosegue l'inchiesta sull'incidente occorso all'ETR460 lo scorso 12 gennaio la versione maggiormente diffusa dalle TV e` stata quella dell'"eccessiva velocita'" del treno, dovuta allo "stato di ubriachezza" dei macchinisti. E ti pareva. Nella rubrica "passeggiando per Internet" ho spesso cercato di andare al di la' dell'intrattenimento generico su siti che hanno catturato la mia attenzione o sollecitato la mia curiosita'. Lo scopo principale della rubrica e` infatti quello di sollecitare i lettori della rivista a vedere la telematica (non solo Internet, ma sicuramente anche Internet) come una preziosissima fonte di "controinformazione", soprattutto riguardo le questioni per le quali i mezzi di informazione di massa mostrano una scoraggiante tendenza ad accreditare opinioni o ipotesi di comodo. Un campo nel quale i mezzi di informazione di massa si mostrano spesso strettamente aderenti alle versioni ufficiali cioe` comode e` quello sanitario. Gia' ci siamo occupati del caso "mucca pazza", prossimamente su queste pagine ci occuperemo in particolare di Sindrome Da Immunodeficienza Acquisita (che per brevita' naturalmente chiameremo SIDA). Un altro settore nel quale la "controinformazione" e` necessaria e` quello delle tragedie nei trasporti pubblici. Chi non e` rimasto con tanto amaro in bocca nel sentire i soliti TG ripetere, a proposito della tragedia dell'ATR42 precipitato sulle Alpi, che come al solito tutto e` stato dovuto all'errore umano? E' pur sempre l'ipotesi meno inquietante in fondo, e meno rischiosa dal punto di vista sia del fabbricante che della compagnia aerea. L'aereo era infatti perfettamente sicuro per le tratte alpine. Solo una coincidenza ha voluto che dopo l'incidente siano state operate modifiche alle ali per evitare il ripetersi di formazioni di ghiaccio, peraltro ampiamente coperte da servizi televisivi. Pero' era perfettamente sicuro anche prima per l'attraversamento delle Alpi eh! Abbiamo avuto di recente un altro caso, quello del Pendolino deragliato in vista della stazione di Piacenza. L'inchiesta sulle cause dell'incidente e` ancora in corso ma intanto i mezzi di comunicazione di massa hanno piu' che altro diffuso l'ipotesi dei guidatori ubriachi (entrambi) che si sono lanciati a tutta birra, a 160 chilometri all'ora su una curva da percorrere a 90, uccidendo se' stessi e facendo deragliare un treno da 9 carrozze e 400 tonnellate. Si sa, cose che capitano, quando si e` ubriachi fradici. E mentre l'inchiesta giudiziaria va avanti, i mezzi di comunicazione di massa, finche' hanno parlato della vicenda, hanno piu' che altro dato risalto a questa ipotesi, una ipotesi che non solo viene da una parte in causa ed e` dunque a priori degna di essere presa con le molle anziche' essere introdotta dai soliti "sembra che", ma anzi ripugna alla logica piu' elementare e in ogni caso non assolverebbe le FS dal mettere treni per giunta veloci in mano a persone con tendenze all'ubriachezza in orario di guida. Infine - celebrati i funerali, pronunciati i discorsi, commemorate le vittime, insinuati i dubbi e gettato il fango, complice anche il rinnovo del contratto dei ferrovieri e i conseguenti elementi di opportunita' politico-sindacale - tutto e` stato messo nel dimenticatoio, in attesa dei risultati di un'inchiesta che potrebbe essere lunga e complessa. E stiamo sempre facendo l'ipotesi ottimistica che se ne parli, dei risultati dell'inchiesta. I ferrovieri hanno fatto un minuto di sosta in memoria dei loro colleghi (avrebbero dovuto farne un altro in memoria della loro memoria infangata) e hanno invece fatto subito dopo molte ore di sciopero in difesa di elementi contrattuali sui quali vorrei solo osservare che la tutela della pellaccia dovrebbe venire prima di quella della tasca. Bene, cosa fare in situazioni cosi'? Come fare quando, qualche mese dopo qualche tragico avvenimento vi chiedete cosa mai sia successo, come sia finita l'inchiesta, e quali nuovi elementi si siano aggiunti a quelli gia' noti, o perlomeno a quelli diffusi? Dove andare a cercare informazioni alternative? La risposta e`: seduti davanti al vostro calcolatore, sfruttando le potenzialita' del vostro modem, un mezzo che se ben usato rivoluzionera', arricchendolo enormemente, il vostro panorama informativo. In questa rubrica si parla di Internet, ma in futuro dedicheremo spazio anche alla telematica "alternativa" o "povera" (che poi, per gli utenti casalinghi, fino a qualche anno fa era l'unica disponibile), in sostanza i sistemi telematici e le pseudoreti in tecnologia Fidonet. Dicevo, mosso da curiosita' riguardo la questione Pendolino, ho fatto una ricerca in un noto motore di ricerca e mi sono imbattuto in qualche interessante pagina sull'incidente dell'ETR460. Le pagine (LUR: http://www.lrcser.it/gastone vedi figura 1) sono state scritte da una associazione di utenti delle Ferrovie, di nome Gastone, nata per chiedere il raddoppio del binario unico tra Cuneo e Fossano che causa una intollerabile lentezza di servizio. Leggere le motivazioni della nascita dell'associazione di utenti sara' fin troppo istruttivo, in questi tempi in cui va tanto di moda parlare di Alta Velocita' ad Altissimo Costo. Il sito ospita anche qualche cifra sul progetto TAV, al quale non sara' male dare un' occhiata (vedi figura 2). (Riguardo la TAV potete confrontare le informazioni contenute al sito http://www.fis.unipr.it/cigno/altavel/altavel.html, critiche del progetto, con quelle del sito ufficiale TAV http://www.tav.it). Una sezione e` dedicata alla questione Pendolino. Vi si spiega la differenza tra l'ETR450 e l'ETR460, si sottolineano i problemi di albero motore che hanno afflitto quest'ultimo sin dalla nascita, si mettono questi problemi in ipotetica correlazione col deragliamento avvenuto, ma soprattutto si dice una parola sensata contro le ipotesi dell'ubriachezza e dell'alta velocita', ipotesi che hanno dominato le cronache dell'incidente e che, stando agli elementi avanzati da Gastone, si rivelano invece infondate. Velocita' Il treno doveva transitare nel tratto in cui e` deragliato a 90 km/h circa. Se fosse transitato alla velocita' di 160 km/h non si sarebbe mai fermato, secondo Gastone, in soli 250 metri, anche tenendo conto del freno operato dagli ostacoli travolti durante il deragliamento. Personalmente non so se sia possibile fermare un camion da 160 km/h in 250 metri. Nutro quindi i piu' vivi sospetti sul fatto che una cosa che pesa 400 tonnellate possa fermarsi in cosi' poco spazio. A detta di Gastone, un treno cosi' puo' effettuare quella frenata in 1200 metri. Anche tenendo conto dei maggiori attriti e degli ostacoli, i 250 metri di frenata osservati sono comunque incompatibili con l'ipotesi dei 160 km/h, e indicano invece una velocita' attorno ai 90 km/h, che e` poi quella prevista in quel tratto. (v. Figura 3). Inoltre - riferisce Gastone - i passeggeri, in caso di frenata cosi' brusca (ripetiamolo: da 160 km/h a 0 in 250 metri) sarebbero stati scaraventati contro la testa della propria carrozza, cosa che non e` avvenuta. Non v'era alcuna ragione per i macchinisti di superare la velocita' ammessa. Nonostante la piccola sosta effettuata dopo la partenza per chiudere una portiera rimasta aperta, il treno stava transitando per la stazione di Piacenza in anticipo rispetto all'orario previsto. Le tabelle di marcia inoltre sono state compilate per la motrice ETR500 - che non e` del treno Pendolino ed e` piu' lenta dell'ETR460 su quella tratta - e dunque per effettuare la corsa secondo gli orari previsti il Pendolino poteva marciare in modo tutt'altro che affrettato. Zona tachigrafica Molto seguito hanno avuto le indiscrezioni secondo le quali la zona tachigrafica - concettualmente simile al dischetto scritto dai tachigrafi degli autocarri - sequestrata dal magistrato inquirente dopo gli eventi indicherebbe una velocita' di 160 km/h del treno. Si tratta solo di indiscrezioni essendo l'informazione coperta da segreto istruttorio. Gastone ci spiega che e` possibile che la zona tachigrafica indichi quella velocita', pur non avendola mai raggiunta il treno. Durante il deragliamento il motore continua a girare per qualche tempo e i motori, non avendo piu' da spingere il treno mentre perdono contatto col binario, possono spingere le ruote ad alta velocita' facendo dunque marcare al tachigrafo una velocita' in realta' mai raggiunta dal treno. Il sito mostra anche una zona tachigrafica e spiega come si legge. La velocita' del treno risulta comunque di semplicissima lettura (vedi figura 4). Ubriachezza dei macchinisti Anche su questa ipotesi le informazioni di Gastone sono tali da suscitare riflessioni. Gli esami tossicologici hanno rivelato tassi alcolici nel sangue di 0,68 grammi / litro per Lidio De Santis, che guidava il treno, e di 0,85 g/litro e per l'altro macchinista, Pasquale Sorbo, che non guidava. Per il codice della strada si ha stato di ebbrezza a partire da 0,80 g/l, e stato di ubriachezza a partire da 1,50 g/l. Diciamo subito quindi che se anche questi dati fossero considerati affidabili, il macchinista alla guida avrebbe bevuto l'equivalente di un bicchiere e mezzo di vino. E francamente, un bicchiere e mezzo di vino e` troppo poco per non accorgersi della differenza che passa tra andare a 90 all'ora e andare a 160 all'ora, e questo anche a prescindere dalla strumentazione di bordo (che suppongo comprenda un tachimetro). Non so se veramente 0,68 g/l corrispondano per l'uomo medio all'aver bevuto un bicchiere e mezzo di vino, ma se cosi' e` e non ho motivo di dubitarne, non posso che riflettere che mi e` capitato spesso nella vita di avere bevuto un bicchiere e mezzo di vino, e sono certo che non mi sarebbe mai capitato, per questo, di guidare a 160 km/h credendo di andare a 90 km/h. A meno che non si voglia dire che i macchinisti erano talmente ubriachi da volersi divertire a portare un treno con se' stessi e piu' di 200 passeggeri a bordo ai limiti della tenuta in curva. In realta' poi i risultati degli esami qui riportati sono poco affidabili a giudizio dell'analista stesso. Le analisi, a causa del pessimo stato in cui sono stati rinvenuti i corpi dei due sfortunati macchinisti, hanno infatti potuto essere effettuate solo su campioni di sangue scarsamente affidabili (vedasi figura 5 e leggasi attentamente il testo). Per concludere: io non ho conoscenze in materia ferroviaria tali da poter accettare o rigettare con certezza le affermazioni fatte da Gastone. Ma, se e` per questo, non ho conoscenze nemmeno per accettare o rigettare le affermazioni fatte dalle FS, che sono in sostanza quelle che mi vengono ammannite dai mezzi di comunicazione di massa. Solo che finche' mi limito ai mezzi di comunicazione di massa finisco per sentire solamente, e dunque in pratica per accettare, le affermazioni fatte dalle Ferrovie. Se invece uso il modem trovo punti di vista alternativi, e ho almeno un quadro piu' "pluralistico" della situazione. Il modem quindi fa in questo caso la differenza che c'e` tra il sentire solo l'ipotesi FS e il sentire anche punti di vista diversi. Una differenza rilevante. Personalmente, e fino all'analisi di ulteriori elementi, trovo molto piu' convincenti le argomentazioni di Gastone di quelle delle Ferrovie. Fabrizio Ruggeri FOTO: Quattro in formato IFF e una in formato GIF. L'ultima, la figura 5, va pubblicata grande per quanto possibile, in modo che il testo sia leggibile. DIDASCALIE: Figura 1: (file: Figura1.IFF) La simpatica mascotte dell'associazione "Gastone il pendolumacone", il cui sito sulla ragnatela e` snello, simpatico e informativo. Figura 2: (file: Figura2.IFF) Gastone fornisce anche qualche calcolo riguardo i costi dell'alta velocita', la TAV. Anche in questo, una voce fuori del coro. Figura 3: (file: Figura3.IFF) La velocita' di 160 Km/h, che avrebbe causato il deragliamento, e` secondo Gastone del tutto incompatibile con lo spazio di frenata accertato in 250 metri. Figura 4: (file: Figura4.GIF) Un esempio di zona tachigrafica. La velocita' del treno e` chiaramente visibile. Questo treno ad esempio ha fatto 6 soste e ha raggiunto al massimo la velocita' di 120 Km/h. Figura 5: (file: Figura5.IFF) (Raccomandazione per Lori: questa cerca di farla grandicella, il testo si dovrebbe leggere). In questa schermata (Alynx in visualizzazione ANSI) sono racchiuse le argomentazioni di Gastone contro l'ipotesi "alcolica". Poche righe ma convincenti. - - ----------------------------------------- AVVERTENZE: Questo file e` reperibile nella ragnatela Internet con LUR: http://www.agora.stm.it/F.Ruggeri/home.htm La distribuzione di questo file attraverso sistemi telematici, CD-ROM, Internet, e il richiamo da altre pagine della ragnatela sono permessi ed incoraggiati, purche' gratuitamente ed integralmente, e purche' siano citati autore ed estremi della testata e volume di pubblicazione. L'autore ne mantiene comunque tutti i diritti. Per qualsiasi uso al di fuori di quelli sopra consentiti, o per qualsiasi esigenza, l'autore puo' essere contattato per Posta Elettronica ai seguenti indirizzi: Internet: F.Ruggeri@agora.stm.it Fidonet: Fabrizio Ruggeri presso Mercurio BBS (2:335/326) Chiave PGP disponibile sui serventi pubblici - - ------------------------------------------ -----BEGIN PGP SIGNATURE----- Version: 2.6.3i Charset: cp850 iQCVAgUBNEq7XB/6QWn+pXcRAQEaOwQAvzpqScshLYS5NdrIAMLB5+2URga5IVgB gWlBNOc9ejqYfI5RegTJ6PAgzZogGEaztNvhOiQoKPL0lQkxWrWJWxv0mRfHqHFU xNQeBhnAZfFGStsEMoE0Xu4xLGw3LUYMetzIrE6SUqpCkOYmfHeDr3TNrW1qJF+J TjFmGO943Uo= =ePtE -----END PGP SIGNATURE-----