-----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE----- LEGGERE LE AVVERTENZE IN FONDO AL DOCUMENTO IN DIRETTA DAL MONDO Micro & Personal Computer 2/1996 (versione consegnata alla redazione) PGP, CRITTOGRAFIA PER LE MASSE: IDEALI ISPIRATORI E RAGIONI DELLA SUA DIFFUSIONE (prima parte) PGP e` un programma di crittazione gratuito, semplice da usare, e che consente di spedire messaggi riservati senza aver scambiato prima una chiave col destinatario del messaggio. Attraverso l'adozione generalizzata di PGP passa la garanzia che il fondamentale diritto alla riservatezza della corrispondenza non venga mai meno. di Fabrizio Ruggeri PGP e` l'abbreviazione di "Pretty Good Privacy", che possiamo tradurre con "riservatezza niente male". Il nome non rende giustizia alla qualita' di questo programma che, pur essendo gratuito, e` probabilmente il piu' robusto che esista al mondo. Esistono due tipi fondamentali di programmi di crittografia, quelli a chiave segreta e quelli a chiave pubblica. Nel primo caso, perche' una comunicazione cifrata possa avvenire fra due corrispondenti e` necessario un preventivo scambio, di persona o attraverso un canale sicuro, di una "chiave" che verra' usata per la crittazione. Questa chiave deve essere posseduta da entrambi i corrispondenti, e solo da loro. Il trafugamento della chiave consentirebbe la decrittazione del materiale cifrato. PGP e` invece un programma di crittografia a chiave pubblica. Questo significa che potete inviare un messaggio a un destinatario che non avete mai incontrato in vita vostra e che non conoscete affatto, e dunque senza uno scambio, fra voi e il vostro destinatario, di una chiave crittografica attraverso un canale sicuro. Per ora sappiate che la pratica e` molto semplice. Vi basta prelevare, in appositi siti telematici (anche su Internet) la chiave pubblica del destinatario, crittare il messaggio con quella e spedirglielo con la garanzia che solo chi ha generato quella chiave pubblica potra' decifrare il messaggio. Ma PGP svolge anche altre funzioni, oltre a quella crittografica. Con PGP potete infatti apporre una firma elettronica al vostro messaggio. Chi riceve il messaggio puo' sapere con certezza che il messaggio e` stato generato dal proprietario di una certa chiave, e che non e` stato manomesso. Il messaggio cosi' "firmato" puo' essere sia cifrato che lasciato in chiaro. La firma elettronica di messaggi in chiaro ha importanti usi commerciali, permettendo transazioni commerciali telematiche attraverso contratti che vengono letteralmente firmati e la cui firma, depositata presso appositi enti, non e` quindi ripudiabile. Le possibilita' di falsificare una firma manoscritta sono infatti molto maggiori di quelle di falsificare una firma effettuata con PGP, sempre naturalmente che vengano seguite le elementari regole di buonsenso che spiegheremo nella prossima puntata, dedicata all'uso. PERCHE' HO BISOGNO DI FIRMARE I TESTI CON PGP? Perche', al contrario della firma su carta, la firma elettronica e` falsificabile con estrema facilita'. Gli strumenti di certificazione dei documenti consentono di generare una "firma" che, come quella cartacea, ha le caratteristiche della non ripudiabilita'. E' dunque possibile, tramite le funzioni di certificazione offerte da PGP e da altri programmi di crittografia, redigere e firmare contratti a distanza, e dare a questi contratti pieno valore giuridico. Con la crescente importanza assunta dalla telematica nel mondo degli affari e del commercio strumenti come PGP rivestiranno un ruolo sempre piu' importante nella nostra economia. Questo ruolo dei programmi di crittazione non e` in discussione in alcun modo, e non rischia quindi di essere messo fuori legge. Esistono del resto programmi in grado solo di certificare, e non di cifrare la corrispondenza. Vediamo invece l'altro uso dei programmi di crittografia, quello principale, quello per il quale sono nati e vengono difesi. PERCHE' HO BISOGNO DI CIFRARE LA POSTA CON PGP? Veniamo qui a trattare un punto molto delicato, e che a prima vista il lettore potrebbe rifiutare, o giudicare eccessivamente paranoico. Il punto e` la tutela del segreto epistolare, a fronte della sicura futura migrazione della corrispondenza dal mezzo cartaceo a quello elettronico e della enorme facilita' con la quale la posta elettronica (PE) puo' essere intercettata, falsificata, o soggetta a ispezioni di massa, senza che mittenti e destinatari possano minimamente sospettare quello che accade. La vostra reazione naturale puo' essere piu' o meno a questo punto: "tutto cio' e` molto interessante, e anche giusto, ma io non scambio informazioni delicate attraverso la PE e quindi non ho bisogno di PGP". Anch'io ragionavo cosi' fino a un anno fa. Cerchero' invece di dimostrarvi nel seguito per quale ragione anche voi avete bisogno di PGP. HAI FORSE QUALCOSA DA NASCONDERE? Se un poliziotto bussa alla vostra porta e vi chiede di entrare, voi ovviamente non lo fate entrare senza un mandato di perquisizione, e pretendete che la perquisizione avvenga in vostra presenza e se possibile alla presenza del vostro avvocato. Non c'e` nulla di innaturale o disonesto in questo. Il passato ha dimostrato come lo strumento della perquisizione fosse una enorme arma nelle mani di un regime autoritario o di un magistrato persecutore, e la legge vi da' tutto il diritto di diffidare dell'onesta' di chi vi perquisisce casa. La difesa del principio dell'inviolabilita' del domicilio, anche qualora veramente "non si abbia nulla da nascondere" e` dunque un dovere nei confronti dei principi dello stato di diritto. Ma la stessa affermazione "non ho nulla da nascondere" a una analisi appena approfondita si rivela infantilmente fallace. TUTTI abbiamo qualcosa da nascondere. Nessuno di noi e` perfettamente ligio alle leggi, perfettamente sincero con amici parenti e colleghi, perfettamente trasparente verso la societa', perfettamente immacolato come una Madonna. Che siano piccoli illeciti, o comportamenti illeciti ma che voi sentite che dovrebbero essere leciti, o imbarazzanti interessi, comportamenti leciti ma che la societa' "non capirebbe", o altro, se fate un breve esame mentale di casa vostra troverete presto che una sua perquisizione porterebbe alla luce piu' di un illecito e piu' di una cosa che vorreste rimanesse riservata solo a voi, perche' ci possono sempre essere nella nostra vita cose vere ma imbarazzanti o comunque delicate e riservate, e che possono coinvolgere altre persone oltre voi. Se aveste l'AIDS ci terreste a tenere la cosa per voi? Se foste omosessuale potreste volerlo rendere noto, ma forse no, e forse e` anche importante, dato l'ambiente culturale o professionale nel quale vivete, che non si sappia. Potreste anche essere alcolizzato o tossicomane e ritenere che la cosa riguardi soltanto voi, o avere dei precedenti penali che e` vostro pieno diritto non divulgare. Ora pensate a quell'altro importante baluardo nella difesa della liberta' di un paese, il segreto epistolare. Pensate che razza di regime oppressivo sarebbe quello in cui ogni postino, il vostro datore di lavoro, ogni vostro collega potessero leggere la vostra corrispondenza. Ora come ora cosi' non e`, attualmente le intercettazioni di corrispondenza sono lecite solo dietro mandato del giudice e per indagini su reati di particolare gravita'. LA SICUREZZA DEL NUMERO Se anche qualche organo di polizia volesse attaccare la riservatezza della corrispondenza di qualcuno senza autorizzazione del magistrato di troverebbe a farlo con grande difficolta' e ripetere la procedura per ogni singola lettera. E' oggi infatti impossibile a una polizia "deviata" effettuare scansioni generalizzate della posta in circolazione. Chiamiamo questa _la sicurezza del numero_, cioe` la sicurezza data dal fatto che TUTTI imbustano e chiudono la propria corrispondenza, cosa del resto obbligatoria in Italia per la corrispondenza manoscritta. Se solo pochi spedissero la loro corrispondenza in busta chiusa, quei pochi sarebbero guardati con sospetto. Hanno forse qualcosa da nascondere? La loro corrispondenza, non piu' protetta dalla "sicurezza del numero", potrebbe venire intercettata piu' facilmente. In ogni caso il disincentivo psicologico all'uso della busta chiusa sarebbe forte, per il timore di disapprovazione o sospetto sociale. La busta chiusa e` una garanzia perche' TUTTI spediscono corrispondenza manoscritta in buste chiuse. Spedendo in busta chiusa anche informazioni banalissime, voi garantite a voi stessi e agli altri riservatezza ANCHE alla corrispondenza che di riservatezza ha effettivo bisogno. Sono meccanismi di difesa che tutti adottiamo anche se non sempre siamo pienamente consapevoli del loro funzionamento. La transizione dalla posta cartacea alla posta elettronica (PE) rendera' la garanzia di riservatezza attualmente offerta dalle buste del tutto vana. La PE e`, abbiamo detto, facilmente intercettabile, addirittura facilmente falsificabile, e soggetta a scansioni di massa. E tutto questo da parte non solo di una polizia "deviata" (potreste considerare questo punto esageratamente paranoico) ma da parte del vostro amministratore di rete, o datore di lavoro, o professore universitario, o operatore di sistema. E anche da parte degli amministratori di qualsiasi sito Internet per il quale transiti la vostra posta. Se giudicate una vostra collega, magari superiore di grado, "una "cozza" come poche" o "un befanone acido" sicuramente ci tenete che comunque il giudizio, espresso in quella forma, rimanga una cosa fra voi e il vostro interlocutore. Pensare di spedire per PE la corrispondenza di argomento banale e per posta convenzionale quella riservata non e` un rimedio. A parte l'abitudine all'uso della PE e l'impossibilita' di sospettare attivita' di intercettazione, cosa che vi fara' venire comunque la tentazione di usare la PE anche per trasmettere informazioni riservate, ricordate che la "sicurezza del numero" per la posta cartacea fra dieci anni sara' venuta meno. Tutti scriveranno quasi solo PE e chi scrivera' posta cartacea "avra' forse qualcosa da nascondere?". E che farete, lascerete al vostro collega di lavoro dieci messaggi di PE in rete e poi, a un certo punto, scriverete un bigliettino, lo metterete in una bustina chiusa, vi alzerete dal tavolo e direte al vostro compagno di stanza "ciao, vado a dare un bigliettino a Gervasio due piani sotto"? Verreste visti come dei carbonari, o peggio. Se volete riservatezza, dovete comportarvi in modo da garantirvela per ogni messaggio, e non solo per quelli riservati. Dovete proteggere tutti i messaggi che spedite e ricevete. MINACCE LEGISLATIVE AL PRINCIPIO DELLA CORRISPONDENZA EPISTOLARE. Nei paesi dittatoriali quali Iran, Iraq, Cina e altri la crittografia e` espressamente vietata, visto che il cittadino modello non deve avere nulla da nascondere, essendo altrimenti sicuramente un cospiratore. Anche nei paesi democratici pero' il segreto epistolare applicato alla PE sta correndo dei rischi, quasi che la PE sia una sorella minore e meno importante della corrispondenza cartacea. Nel nostro paese recenti modifiche al codice penale hanno equiparato la PE alla corrispondenza cartacea, ma l'interpretazione di questi articoli e` ancora ondeggiante (si veda l'articolo su sistemi telematici e posta elettronica, M&P 2/95). Le polizie di molti paesi del mondo gia' ora operano scansioni di massa sui testi dei telegrammi internazionali, che non sono corrispondenza in senso stretto. Inoltre ricorrentemente assieme a pacchetti anticrimine si cerca di far passare misure contro la crittografia. Negli Stati Uniti un primo tentativo e` stato fatto nel 1991, con una legge che obbligava i produttori di programmi crittografici a inserire delle "porte di servizio" dalle quali potessero entrare gli organi di governo per leggere i messaggi di ognuno. Un secondo tentativo, quello che vide protagonista il cosiddetto "Clipper chip" nel corso dello scorso anno, prevedeva di installare sugli elaboratori dei componeneti che permettessero al governo di decifrare i messaggi cifrati, e di mettere fuorilegge tutti i programmi di crittografia che non fossero "compatibili" col Clipper. Entrambi questi progetti non ebbero seguito a causa della determinata opposizione dei sostenitori del principio del segreto epistolare. In Francia una legge vieta di usare programmi di crittografia non approvati, cioe` troppo robusti. PGP e` fra quelli vietati, a tutt'oggi a quanto ne so la Francia e` l'unico paese europeo nel quale l'uso di PGP e` vietato. In Norvegia una legge, pur lasciando libero l'uso di programmi di crittografia, ne ha sottoposto l'esportazione a regime autorizzatorio, eccettuando pero' i programmi per uso personale, quale PGP la cui versione internazionale e` compilata in Norvegia e da li' viene esportata nel resto del mondo. In Italia e` stato qualche anno fa allo studio un pacchetto legislativo contro il crimine organizzato che prevedeva che chi volesse fare uso di tecniche crittografiche dovesse chiedere autorizzazione alla prefettura, e dovesse fornire la prefettura stessa di chiavi, programmi e macchinari (!) necessari alla decrittazione eventuale di ogni messaggio. Cio' in pratica avrebbe concesso questa forma di pseudo-riservatezza solo alle imprese, e le avrebbe obbligate a fidarsi dela polizia, che e` pur sempre fatta di uomini. Inoltre la sensazione di godere di un mezzo sicuro, che non lo e`, e` piu' pericolosa dello scambiare messaggi in chiaro. Lo spionaggio industriale tramite corruzione sarebbe ben fruttuoso. Naturalmente in teoria le intercettazioni avrebbero potuto essere effettuate solo dietro mandato del giudice. Ma in pratica? Per dare un'idea del clima nel quale il pacchetto stava maturando basti dire che erano previste misure per limitare la blindatura degli appartamenti. Il progetto poi decadde per la stessa opposizione di alcuni membri del gruppo di studio che lo stava redigendo. Al momento in Italia LA CRITTOGRAFIA E' PERFETTAMENTE LECITA, sia nella posta cartacea che in quella elettronica, che in qualsiasi altra forma di comunicazione. Ma un domani potrebbe non essere piu' cosi'. Per evitare che questo avvenga, bisogna usare PGP da ora, farlo entrare nel panorama della PE come un elemento scontato, troppo diffuso per vietarlo o farne oggetto di tentativi di criminalizzazione. CRITTOGRAFIA E CRIMINALITA' Pensate che la norma contro le blindature avrebbe scoraggiato i capi mafiosi dal costruire le loro case-fortezze? O che ne avrebbe reso piu' facile il perseguimento giudiziario? Piu' probabilmente, avrebbe semplicemente reso le vostre case piu' vulnerabili ai ladri. Che pensereste di una legge che vi obbligasse, se blindate casa, a consegnare le chiavi di casa alla prefettura e a fidarvene? E pensate veramente che l'inviolabilita' della vostra corrispondenza sia meno importante di quella del vostro domicilio? La Costituzione assegna ad esse eguale importanza. Che pensereste di una legge che vi obbligasse a lasciare aperta la porta della vostra corrispondenza, a darne la chiave alla prefettura oppure semplicemente che vi obbligasse a spedirla in chiaro? Come dice un motto dei sostenitori di PGP, "When privacy is outlawed, only outlaws will have privacy", "QUANDO LA RISERVATEZZA SARA' FUORILEGGE, SOLO I FUORILEGGE GODRANNO DI RISERVATEZZA". E ricordate che il problema e` costituito soprattutto dal vostro diritto alla riservatezza nei confronti dei vostri amministratori di rete, fornitori di servizio Posta Elettronica o datore di lavoro piu' che da quello nei confronti di una ipotetica polizia troppo ficcanaso. Per quanto riguarda quest'ultima ipotesi, ricordate che qualsiasi nostra conversazione, presa fuori del contesto, puo' farci apparire come dei delinquenti. Chiunque di noi puo' dire (scherzando, o comunque non sul serio) che domani passa a buttare una bomba al palazzo X o che gli piacerebbe far fuori con le proprie mani il personaggio Y. Un domani per questo potreste essere considerati elementi sovversivi, "elementi di prova" alla mano. E non dimenticate mai che, data la facilita' di scansione in massa della PE, la garanzia dell'autorizzazione del giudice alle intercettazioni in pratica e` inesistente. Qualora vi sia autorizzazione, sempre a causa della facilita' di scansione di massa, frasi "compromettenti" salterebbero magicamente fuori dalla vostra corrispondenza. LA CRITTOGRAFIA COME FORMA DI SOLIDARIETA' Usate PGP anche per le comunicazioni di tutti i giorni, sempre. In questo modo tutelerete non solo il vostro diritto alla riservatezza (potreste pensare di non usufruirne) ma anche quello di chi invece ne ha bisogno (impiegati, studenti, mariti, mogli, amanti, omosessuali che non vogliano divulgare la cosa, colleghi, malati, amici di malati, alcoolizzati...). Come dice Philip Zimmermann, l'autore del programma, PENSATE L'USO DI PGP COME UNA FORMA DI SOLIDARIETA'. L'avere contribuito, oggi, all'affermazione del principio della riservatezza della PE sara' per voi, domani, motivo di orgoglio. LA CRITTOGRAFIA E' AL MOMENTO PERFETTAMENTE LECITA IN ITALIA. Ma se non vi avvalete di questa liceita', un domani molto vicino potrebbe essere messa fuori legge, e alla prima ondata di "leggi eccezionali" che faranno seguito a qualche grave fatto di mafia perderete un pezzo non indifferente della vostra liberta'. Sconfiggere la criminalita' organizzata e` molto piu' semplice che opporsi ad un regime autoritario. I vostri diritti di liberta' non sono piovuti dal cielo, vanno dunque difesi palmo a palmo. Non lasciate che il segreto epistolare venga limitato alla posta convenzionale, che fra dieci anni quasi non esistera' piu'. Se non volete correre il rischio di ritornare a tempi in cui qualsiasi conversazione al bar poteva essere usata contro di voi e far aprire su di voi un fascicolo in qualche sotterraneo archivio, fidatevi solo di vuoi stessi, difendete il vostro diritto alla crittografia, usate PGP ogni volta che sia possibile, rendetelo un normale elemento della telematica moderna. RIQUADRO: IL MECCANISMO DELLE CHIAVI PUBBLICHE Entrare nei dettagli tecnici della crittografia a chiave pubblica non e' in questa fase opportuno, per non confondere le idee al lettore gia' smarrito dalla novita' dell'argomento. Il dubbio che il lettore si pone sicuramente e`: "ma se la chiave e` pubblica, come puo' esservi segretezza"? In effetti, dopo un paio di millenni di studi crittografici, la crittografia a chiave pubblica e` nata solo una ventina d'anni fa, e rappresenta un salto in avanti epocale compiuto da una disciplina le cui radici si perdono nella Roma antica se non in epoca anteriore. La chiave pubblica e` generata, da ogni corrispondente, insieme a una chiave privata, segreta. Quando generate la vostra chiave pubblica generate una COPPIA di chiavi. Di queste una ne distribuirete, quella pubblica, mentre custodirete gelosamente l'altra, proteggendola con una frase segreta d'accesso che fa si' che non possa essere usata da un eventuale ladro. Le chiavi pubbliche di tutto il mondo vengono raccolte da apposite macchine, i serventi pubblici delle chiavi. Questi serventi sono in contatto fra di loro e si scambiano quotidianamente le nuovi chiavi, dimodoche' ogni servente pubblico conosce tutte le chiavi. Quando un messaggio viene crittato con una chiave pubblica, il messaggio sara' decrittabile solo da chi ha la corrispondente chiave privata, cioe` solo da chi ha generato la chiave pubblica. Conoscere una chiave pubblica rende possibile unicamente la crittazione di un testo, per leggere il quale e` necessario avere la chaive privata, che e` segreta. Per fare una analogia tra chiavi e serrature, e` come se io mettessi su Internet o in altri luoghi una serratura a scatto, chiudibile senza chiave - come le serrature che vi lasciano fuori di casa - di cui io solo ho la chiave, e dicessi: "chiunque voglia scrivermi messaggi crittati, puo' metterli in un cofanetto con questa serratura, chiudere il cofanetto e inviarmeli. Io solo ho la chiave per aprire la serratura". E' evidente che posso distribuire tranquillamente la serratura, purche' io sia l'unico ad avere la chiave e la custodisca accuratamente. Questo meccanismo rende possibile ad esempio che chiunque al mondo, dopo aver letto un mio messaggio su USENET mi scriva un messaggio cifrato. Dovra' semplicemente procurarsi la mia chiave pubblica, il che si fa in pochi minuti (se ne parler… nella seconda puntata), e crittare con quella il messaggio che mi spedisce, con la certezza che solo io - o meglio, punto importante, solo chi ha generato quella chiave pubblica - potra' leggerlo. Notate: quella persona non mi ha mai visto, non ha mai scambiato una chiave segreta con me. Ha potuto prendere una chiave pubblica e mandarmi un messaggio che solo io potro' leggere. In realta', nemmeno l'autore stesso del messaggio potra' decrittare il proprio messaggio, se non lo ha crittato anche per se'. E' possibile crittare un messaggio per piu' di un destinatario. E' possibile crittarlo solamente, oppure crittarlo e firmarlo, oppure firmarlo lasciandolo in chiaro. E' anche possibile separare la firma dal contenuto, "firmando" il codice binario dei programmi in modo che una manipolazione (ad esempio un virus) sia percepibile al di la' di ogni dubbio, e di converso che si possa essere assolutamente certi della integrita' del programma. Con PGP e` possibile addirittura fare in modo che chi riceve un messaggio possa decrittarlo solo a schermo, senza poterlo scrivere su un file. Questa opzione e` denominata "solo per i suoi occhi". Usare PGP vi fara' capire che James Bond usava mezzi da dilettante. RIQUADRO: PGP, MPNET E INTERNET Sebbene PGP si presti soprattutto all'uso in Internet, in cui la posta viaggia in chiaro e qualunque amministratore di sito la puo' leggere, questo non significa che PGP sia legato a Internet. Potete scambiarvi le chiavi di persona o tramite sistemi telematici, e usare PGP per crittare i messaggi privati che scrivete sul sistema. Anche se vi fidate ciecamente del gestore del sistema, cosi' facendo diffonderete l'uso e la cultura del PGP. Tenete presente che il regolamento Fidonet da' facolta' agli operatori di rifiutare traffico cifrato (se questo sia ammissibile, e` stato discusso nell'articolo in M&P 2/95 citato) e dunque per l'uso di PGP in Fidonet consultate prima il vostro sysop. Altre reti amatoriali, quali Freaknet, consentono invece l'uso di PGP. Su MPnet abbiamo aperto un Forum "PGP" nel quale gli utenti interessanti potranno porre questioni. MPnet incoraggia i propri utenti all'uso di PGP. PGP 2.6.2 per le piattaforme Amiga, Atari, Mac, MS-DOS e OS/S e` disponibile nella libreria CRITT, come pure una descrizione in italiano redatta da Giorgio Chinnici (pgpint11.zip). E' possibile il prelievo con ingresso anonimo (nome Utente: "ospite"; codice segreto: "mpnet"). - --------------------------------------- AVVERTENZE: Questo file e` reperibile sul sistema telematico MPnet (Tel: 06/82000829) nella libreria TEXT, nome file PGP1P.TXT e in Internet con LUR: http://www.agora.stm.it/F.Ruggeri/home.htm La distribuzione di questo file attraverso sistemi telematici, CD-ROM, Internet, e il richiamo da altre pagine della ragnatela sono permessi ed incoraggiati, purche' gratuitamente ed integralmente, e purche' siano citati autore ed estremi della testata e volume di pubblicazione. L'autore ne mantiene comunque tutti i diritti. Per qualsiasi uso al di fuori di quelli sopra consentiti, o per qualsiasi esigenza, l'autore puo' essere contattato per Posta Elettronica ai seguenti indirizzi: Internet: F.Ruggeri@agora.stm.it Fidonet: Fabrizio Ruggeri presso Mercurio BBS (2:335/326) Chiave PGP disponibile sui serventi pubblici - ---------------------------------------- -----BEGIN PGP SIGNATURE----- Version: 2.6.3i Charset: cp850 iQCVAgUBMgsq4B/6QWn+pXcRAQEA6AP/SnAURal9+NKuuIDdXaSJ/dv0FncCpsI5 TVI6y2us9l3WX1jysK16xO/P+j7DmogjW17A6mdPjPMTPZwpbpk4Jtymdj0EgVsN m7uNpPJaINMRYxIB+bB11mYT9qS4u9u3RxXBTExbRgavHvnR7iMPluE4pZOBM3nI pft2/EINO3Q= =frZw -----END PGP SIGNATURE-----